Michele de Lucchi conosciuto soprattutto per essere , insieme a Fassina, il papà della lampada Tolomeo, prodotta da Artemide, nata nel 1987 e divenuta in breve tempo lo stereotipo della lampada da scrivania , è uno degli architetti, designer più interessanti della sua generazione.
Nato a Ferrara, laureatosi a Firenze, diviene in breve tempo un punto di riferimento sia nel gruppo artistico Cavart ( suo fondatore) sia nel gruppo Memphis voluto da Sottsas, attraverso il quale entra in contatto con la Olivetti che diverrà uno dei suoi numerosi illuminati committenti.
Richiestissimo, sua è la firma di numerosi interni di istituti finanziari e bancari non solo in Italia, collabora stabilmente con Kartell.
Nei suoi progetti non esiste una separazione tra macro e micro , l’elemento d’arredo nasce insieme all’architettura, da qui il successo delle sue realizzazioni sia in ambito pubblico Enel, Olivetti Intesa San Paolo sia in ambito privato.